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eventi

Luoghi, tempi e gente d'Italia

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Mostra_Farnesina

LUOGHI TEMPI E GENTE D'ITALIA
dalla Collezione d’Arte alla Farnesina
a cura di Silvia Cuppini e Stefano Tonti

inaugurazione domenica 26 giugno 2011 ore 18
26 giugno – 30 ottobre 2011

CART -  Centro per la documentazione dell’ARTe Contemporanea
Palazzo Pergoli, Piazza Mazzini - Falconara M.ma (AN)

In occasione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia il CART – Centro per la documentazione dell’ARTe contemporanea di Falconara M. (An), propone una mostra dedicata alla ricorrenza scegliendo di presentare opere di artisti presenti alla Collezione d’Arte della Farnesina che si possono richiamare al tema o far riferimento alla storia d’Italia.
Partendo da alcune opere come nucleo centrale intorno alle quali identificare il senso della specificità del progetto, la mostra viene ad essere uno spaccato dell’arte contemporanea attraverso la lettura di aspetti e tematiche che si richiamano alla nostra Nazione, percorsi con stili, tecniche e temi diversi e diversificati da autori temporalmente e poeticamente anche distanti fra loro, ma che sono protagonisti riconosciuti nel panorama artistico nazionale ed internazionale.
La mostra inoltre contribuisce anche a rendere nota la tradizione del senso e dell’idea di una Collezione d’Arte come quella presente nel Palazzo della Farnesina a Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri, quale modello di un ruolo didascalico riconoscibile e riconosciuto a codesta istituzione anche per la sua attività nell’ambito della valorizzazione dell’arte contemporanea. Ruolo riconosciuto anche dall’attività del CART di Falconara M. (An) contrassegnato, quest’anno, dall’inserimento, voluto da Vittorio Sgarbi, nei luoghi del percorso culturale consigliato in occasione delle manifestazioni della Biennale di Venezia.

Artisti in mostra:
LUOGHI: Gino De Domicis - Ubaldo Bartolini - Davide Benati - Antonio Corpora - Enzo Cucchi - Giorgio De Chirico - Fortunato Depero - Gianni Dessì – Piero Guccione – Virgilio Guidi – Bice Lazzari – Leoncillo – Giorgio Morandi – Ennio Morlotti - Nunzio – Fabrizio Plessi – Ascanio Renda – Mario Schifano – Ettore Spalletti

TEMPI: Franco Angeli – Corrado Cagli – Mario Ceroli – Ludovico De Luigi – Stefania Fabrizi – Giuseppe Gallo – Renato Guttuso – Carlo Levi – Osvaldo Licini – Luigi Mainolfi – Luca Matti – Maurizio Mochetti – Gastone Novelli – Pino Pascali – Franco Piruca – Michelangelo Pistoletto – Mario Sironi – Luciano Vistosi

GENTE: Umberto Boccioni – Carlo Carrà – Sandro Chia – Venanzo Crocetti – Filippo De Pisis – Stefano Di Stasio – Tano Festa – Renato Mambor – Mario Merz – Luigi Ontani – Vettor Pisani – Giò Pomodoro – Ottone Rosai – Mimmo Rotella – Scipione – Giuliano Vangi – Renzo Vespignani – Alberto Viani

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opera in esposizione:

Pino Pascali, F.S. Story (Storia del treno), 1963
tecnica mista su cartoncino, cm 23x70,5
Collezione Frittelli Arte Contemporanea
Courtesy Archivio dell'Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze

http://artemisiacontemporanea.blogspot.com/2011/06/luoghi-tempi-e-gente-ditalia-dalla.html

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Fantasia della trasformazione. Pino Pascali

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Fantasia della trasformazione
Pino Pascali

Galleria Granelli
Piazza Luigi Orlando 5
Livorno

vernissage 11 giugno 2011 ore 18
11 giugno - 30 settembre 2011

Pino Pascali ha attraversato la storia dell’arte italiana come una folgorante meteora. Nato a Bari nel 1935 e morto a soli trentatré anni in un incidente motociclistico, è ritenuto con Boetti e Manzoni uno degli artisti d’avanguardia più innovativi del dopoguerra italiano.
Malgrado la fulminea carriera, già in vita ottenne un consenso pressoché unanime per la dirompente originalità del suo talento. Nel 1968, pochi mesi prima della morte, La Biennale di Venezia gli dedica una sala personale e i riconoscimenti postumi non si fanno attendere: si susseguono premi internazionali e mostre nei più prestigiosi musei d’arte contemporanea.
Senza argini la sua immaginazione, pronta alle manipolazioni e alle trasformazioni con assemblaggi d’oggetti d’uso quotidiano, di cose che gli capitavano sotto mano. Da bricoleur aveva creato con i più diversi utensili quelle armi che espose a Torino presso la galleria Sperone nel gennaio 1966 e che non furono senza influenze sulla nascita dell’Arte Povera.
Dopo aver frequentato il liceo artistico di Napoli che per lui era stato un mero tirocinio accademico, fu con l’arrivo a Roma nel ’55-'56 che Pascali, entrato all’Accademia nella Scuola di Scenografia tenuta da Toti Scialoja, cominciò a prendere coscienza di se stesso e della direzione in cui poteva avviare tutte le sue possibilità tecniche. Iniziò, come Warhol e altri artisti entrati nella storia dell’arte, nella scenografia pubblicitaria e cinema d’animazione, prima con la Incom, poi con la Saraceni – Lodolo Cinematografica, ed infine per quattro anni al Centro di produzione RAI-TV, come aiuto scenografo di “Studio Uno”. Non volle passare direttamente nel campo artistico ma aspettare l’occasione favorevole. Per quanto infatti, nel suo studio, fossero già stati Ileana Sonnabend e Pierre Restany, condotti da Plinio De Martiis, solo nel 1965 fece la sua prima mostra alla galleria La Tartaruga con grandi pezzi plastici. Un anno dopo Pascali aveva trovato nell’Attico di Fabio Sargentini la galleria che doveva decretarne la definitiva affermazione. Le grandi mostre realizzate all’Attico interessarono subito anche Alexandre Jolas: proprio alla viglilia della morte era stata fissata da Jolas una sua grande mostra a New York (dopo quelle di Milano e di Parigi). Da giugno a ottobre del 1968 fu invitato per una mostra personale alla XXXlV Biennale di Venezia presentata da Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Era stato conosciuto direttamente nel centro ormai dell’arte moderna questo artista nuovo che, pur essendo chiamato a far parte delle tendenze più avanzate del momento, non assomigliava a nessuno.
Una parola va detta sul lavoro di Pascali riguardante la pubblicità in cui travasò tutti gli umori giocosi e allegri della sua immaginazione (e continuò a versare, perché non abbandonò mai il mondo dei “caroselli” e della pubblicità) invenzioni deliziose e anche autentici capolavori, ricchi di spunti che poi, in forme diverse, riemergono nella sua attività di artista espositore. Tanto che oggi le loro quotazioni critiche sono in continuo rialzo. Come ha scritto Claudia Lodolo, “i lavori per la pubblicità realizzati da Pino Pascali tra 1958 e il 1968 – purtroppo ancora poco noti al grande pubblico – hanno pian piano guadagnato un posto di alto interesse e larga considerazione nel mondo artistico, tanto da definirli, al pari delle altre sue opere pittoriche o scultoree, creazioni di indiscutibile gusto e capacità creativa”.

http://www.galleriagranelli.it/mostre.php

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Pino Pascali. Ritorno a Venezia / Puglia Arte Contemporanea

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Pino Pascali. Ritorno a Venezia / Puglia Arte Contemporanea
Evento collaterale della 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia

PALAZZO MICHIEL DAL BRUSA'
Strada Nova 4391/A, Cannaregio, Venezia
vernissage 3 giugno 2011 ore 18-23
1 giugno - 1 agosto 2011
Curatori generali: Rosalba Branà, Giusy Caroppo
Coordinatore Sezione “Pino Pascali”: Anna D’Elia
Coordinatore esecutivo: Antonio Frugis

In occasione della 54. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia, la Fondazione Museo Pino Pascali, in collaborazione con la Regione Puglia, promuove una mostra-evento che rende omaggio a Pino Pascali, Premio per la Scultura ne La Biennale del 1968: un alto riconoscimento che ha consacrato ufficialmente l’artista pugliese (Bari 1935 - Roma 1968) nella storia dell’arte contemporanea e oggi riconosciuto tra i più importanti innovatori dei linguaggi del Novecento.
Il progetto “Pino Pascali. Ritorno a Venezia / Puglia Arte Contemporanea”, a cura di Rosalba Branà e Giusy Caroppo, presenta un percorso espositivo in tre sezioni, allestite nella cornice di Palazzo Bianchi Michiel sul Canal Grande.

La mostra dedicata a PINO PASCALI: coordinata da Anna D’Elia e accompagnata da testi di Chris Bennett, Marco Giusti, Simonetta Lux, Pietro Marino, Jessica Morgan, Marco Tonelli, esperti autorevoli dell'artista pugliese, presenta sculture e opere bi-dimensionali poco note al grande pubblico, carte, collage, scenografie, suddivisi per aree tematiche, dedicate all'Acqua, all'Africa, alle Armi. La Fondazione espone per la prima volta i 'cimeli', testimonianze uniche per una più profonda e privata ricostruzione biografica dell'artista. In mostra anche una serie di fotografie di Luigi Ghirri, il grande fotografo italiano, scomparso nel 1992, dedicate a Polignano a Mare, la cittadina pugliese di cui erano originari i genitori di Pascali e dove l’artista è sepolto.
IL PREMIO PINO PASCALI DAL 1997 AL 2011 è una mostra di ricognizione della storia recente del Premio, conferito a personalità dell’arte di rilievo internazionale dallo spirito pascaliano, sperimentatore, aperto alla contaminazione dei linguaggi.

PUGLIA: SGUARDO CONTEMPORANEO presenta un saggio di opere della collezione della Fondazione, che illustrano la realtà artistica di area pugliese promossa dal Museo, e di progetti specifici editi per “Intramoenia Extra Art nei castelli e palazzi storici di Puglia”, esperimento di museo temporaneo diffuso, volto ad una nuova modalità di turismo culturale.



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Presentazione del libro Pino Pascali, a cura di Anna D'Elia

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Presentazione del libro Pino Pascali, a cura di Anna D'Elia (Milano, Electa, 2010)

Galleria Peccolo, Livorno  
dal 30 ottobre al 6 novembre 2010
intervengono Anna D'Elia e Flaminio Gualdoni

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